Si parla moltissimo di mobbing o di molestie del datore di lavoro, mentre si parla ancora troppo poco delle molestie dei clienti che noi commesse ci troviamo spesso a subire. Eppure si tratta di un fenomeno estremamente diffuso : su un campione di 100 commesse intervistate, ben 41 hanno dichiarato di essere state molestate da un cliente almeno una volta negli ultimi tre anni. Ovviamente non parliamo di atteggiamenti o espressioni inappropriate, bensì di veri e propri atti a sfondo sessuale, a volte mascherati da gesti ‘amichevoli’, a volte palesemente violenti.
Quali sono i settori maggiormente a rischio di molestie dei clienti
I settori che più soffrono di questo problema sono quelli legati al settore dell’abbigliamento ed i supermercati. Il dato poco confortante è che alla fine tutte quante le persone molestate hanno deciso di non denunciare quanto accaduto, per paura di dover affrontare spese legali, per paura di ritorsioni da parte di chi le aveva infastidite o da parte del datore di lavoro. O più semplicemente per lasciarsi subito l’accaduto alle spalle e non dover più riaprire il capitolo.
Se anche voi rientrate in uno di questi casi, sappiate che state sbagliando. Non bisogna mai consentire a nessuno di prendersi delle libertà del genere a discapito della nostra persona. Certi atteggiamenti sono perseguibili penalmente e vanno sempre denunciati.
I nostri consigli su cosa fare se siete state vittime di molestie dei clienti
1. Parlatene subito con il vostro superiore e chiamate assieme a lui le forze dell’ordine
Parlate di quanto accaduto con il vostro superiore o eventualmente con il titolare del negozio e chiedete il suo supporto per contattare immediatamente le forze dell’ordine, facendole intervenire sul posto. O – nei casi di minore gravità – chiedetegli di accompagnarvi in commissariato per sporgere una denuncia. Se il vostro superiore non si dimostra disponibile o peggio – vi sconsiglia di tutelarvi, muovetevi per fare denuncia da sole. Ed informate immediatamente di quanto accaduto le vostre rappresentanze sindacali
2. Individuate subito se ci sono elementi che permettano di provare l’accaduto
Una telecamera di sorveglianza, un testimone, un sms del molestatore ; qualsiasi cosa sia riconducibile alla persona che vi ha molestate deve essere conservata con la massima cura. Nei casi più gravi, quelli dove ci sono anche delle lesioni fisiche (pensiamo ad un graffio o ad un livido), fatevi sempre refertare. La denuncia va fatta anche in assenza completa di prove, perchè – comunque – costituirà un precedente utile nel caso il problema si ripeta.
3. Assicuratevi di stare bene fisicamente
Sinceratevi di star bene e di non aver riportato alcuna lesione. In caso contrario andate immediatamente in ospedale dove il personale medico saprà istruirvi sui passi necessari o le eventuali profilassi da seguire.
4. Chi se ne frega del turno di lavoro
Ripetetelo tre volte almeno nella vostra testa. Se vi hanno molestato, non dovete pensare a finire il vostro turno. Non siete tenute a farlo, la legge vi permette di lasciare il posto di lavoro e pensare immediatamente ad affrontare il problema, andando in ospedale e/o alla Polizia. Sono tutelate infatti tutte le situazioni di pericolo o di rischio per la nostra salute. Potete lasciare il posto di lavoro e sarete completamente giustificate. Chiunque cerchi di impedirvi la tutela di questo vostro diritto sta – a sua volta – commettendo un reato.